Fibromialgia: se pensi che non esiste, leggi queste poche righe.

Spesso leggo nel gruppo, nei commenti sotto i post e lo so anche per esperienza diretta che chi soffre di fibromialgia è frequentemente messo in discussione.

Chi vive con questa condizione si sente spesso chiamato “malato immaginario” e non trova comprensione, né da medici, né da familiari, né da amici.

𝐌𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐮𝐨' 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐞, 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐮𝐭𝐢?

A chi non crede, chiedo di fare un esercizio di immaginazione.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚…

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 di sentire dolori costanti in tutto il corpo. Dolori intensi, che non ti lasciano mai. Sono debilitanti, ti impediscono di fare anche le cose più semplici, come camminare o alzarti dal letto.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 che questi dolori siano solo la punta dell’iceberg. Immagina emicranie così forti da annullare ogni pensiero, disturbi gastrointestinali che ti costringono a stare in casa, e una stanchezza che ti rende incapace di fare qualsiasi cosa, nemmeno goderti una conversazione.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 di non riuscire a concentrarti su niente, di dimenticare le cose, le parole che non escono, la mente che sembra appesantita da una nebbia che non va mai via.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 di sentirti prigioniero del tuo stesso corpo e della tua mente. Non sei più tu a decidere cosa fare: è la malattia che prende il controllo. Non sai mai come starai fra un’ora, fra cinque minuti. Ogni giorno è una scommessa.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 anche che, in tutto questo, la tua vita intima subisca un crollo: la libido diminuisce, e il dolore ti rende difficile ogni tipo di relazione.
E ora, 𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 di vivere tutto questo senza essere creduto.

𝙄𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖 𝙙𝙞 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙨𝙤𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙖 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙘𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖, 𝙖 𝙛𝙖𝙢𝙞𝙡𝙞𝙖𝙧𝙞 𝙚 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙞 𝙖𝙘𝙘𝙪𝙨𝙖𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙚𝙨𝙖𝙜𝙚𝙧𝙖𝙧𝙚, 𝙙𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙥𝙧𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙤 𝙞𝙥𝙤𝙘𝙤𝙣𝙙𝙧𝙞𝙖𝙘𝙖. 𝙄𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖 𝙙𝙞 𝙥𝙖𝙨𝙨𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙣𝙣𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙙𝙞𝙖𝙜𝙣𝙤𝙨𝙞, 𝙖𝙣𝙣𝙞 𝙞𝙣 𝙘𝙪𝙞 𝙫𝙞𝙚𝙣𝙞 𝙜𝙞𝙪𝙙𝙞𝙘𝙖𝙩𝙤, 𝙢𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙞𝙣 𝙙𝙪𝙗𝙗𝙞𝙤, 𝙘𝙝𝙞𝙖𝙢𝙖𝙩𝙤 𝙥𝙖𝙯𝙯𝙤.

E quando finalmente qualcuno ti dà un nome a questa sofferenza, quando finalmente capisci cosa ti sta accadendo, ti rendi conto che non cambia nulla: non esiste una cura, non hai tutele, non puoi nemmeno prendere un giorno di riposo senza temere ripercussioni sul lavoro.

𝐇𝐚𝐢 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨? 𝐄𝐜𝐜𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞' 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚' 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐨𝐦𝐢𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚.

𝑷𝒆𝒓 𝑭𝒊𝒃𝒓𝒐𝑳𝒐𝒗𝒆 𝑺𝒄𝒓𝒊𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑽𝒂𝒍𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂 𝑨𝒍𝒃𝒂𝒏𝒐 𝑰𝒏𝒔𝒆𝒈𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆 𝑪𝒆𝒓𝒕𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒕𝒂 𝑼𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝑯𝒆𝒂𝒍 𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑳𝒊𝒇𝒆.

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