Meritare o non meritare, questo è il dilemma.

Una delle cose che più mi spiace è sapere che ci sono tante persone con un cuore immenso e una volontà straordinaria di fare del loro meglio che, però, spesso non ricevono il valore che meritano perché hanno creduto a parole sbagliate.

Devi stare con i piedi per terra. Chi ti credi di essere? Così fai piangere la mamma. Chi troppo vuole nulla stringe. Sei cattivo. Sei sempre la solita. Vergognati. Brutto. Brutta. Adesso non ho tempo. Non vedi che sto facendo qualcosa di importante? Sei un disastro. Lo faccio per il tuo bene. Devi accontentarti. Zitta. 

Meritiamo di più. Meritiamo il valore che abbiamo, non quello che a volte ci attribuiscono. Soprattutto, meritiamo di volare altissimo e di seguire la nostra strada, quale che sia, e di essere felici mentre facciamo il viaggio.

Meritiamo intorno persone che apprezzino quel che facciamo e che ascoltino quel che diciamo, che piangano con noi quando serve e che, soprattutto, gioiscano con noi tutto il resto del tempo.

Meritiamo il meglio, perché non è vero che chi si accontenta gode, che l’erba voglio non esiste e che gli opposti si attraggono. 

Tutte queste brutte parole, tutti questi insegnamenti non sono veri. 

Sono sempre stati, sono e saranno la scusa di persone infelici, che non hanno avuto il coraggio di sognare abbastanza e che pretendono di spegnere la nostra luce per non aver avuto la forza di accendere la loro.

Quindi, tutti in coro, adesso ringraziamo chiunque ci abbia dato il suo parere: tante grazie.

E tutti in coro diciamo: io mi merito questo e altro, perché chi tutto vuole, tutto stringe.

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