Cambiare o non cambiare questo è il problema!
Sono molto delusa 😞
Sono due anni che pubblico e lavoro senza sosta nel voler comunicare cos'è la fibromialgia e sono due anni che non faccio altro che leggere di persone che si lamentano di dolori atroci e di disservizi da parte del personale medico che non comprende quali e quante sono le nostre sofferenze.
Sono due anni che grazie agli studi fatti che mi permettono di vedere le cose da altri punti di vista dico che la relazione mente corpo è importante per chi soffre di dolori diffusi come il fibromialgico.
Sono due anni che sento parlare di quanto non siamo compresi, capiti e di quanto non ci siano cure per noi.
Allora succede che decidi di studiare e di cercare qualcosa che possa veramente aiutare chi come te passa e vive le pene dell'inferno perché massacrato dai dolori costanti e continui della fibromialgia.
E succede che tu per prima ti metti in discussione e sperimenti qualsiasi cosa possa essere utile anche ad altre persone, così come ho fatto anche recentemente.
E succede che organizzi una zoom con dei professionisti che possano dare delle risposte su base scientifica del perché stiamo male e del perché soffriamo così tanto, e ci viene anche detto cosa poter fare per stare meglio, e in quella zoom c'è un medico che non solo comprende i nostri dolori ma crede a quanto noi diciamo e spiega perfettamente cosa ci succede e perché stiamo male e ci dice cosa fare per stare meglio.
E cosa succede? Succede che proprio quelle persone che si lamentano continuamente di soffrire non partecipano alla zoom perdendo così non solo la possibilità di comprendere un pò di più cos'è la patologia di cui soffrono, ma perdono anche l'occasione di comprendere che c'è una luce in fondo al tunnel, perdono la possibilità di comprendere che forse la medicina moderna ci vuole convincere che siamo malati incurabili ma che non è così, perdono la possibilità di prendersi la responsabilità della propria salute perché è più facile delegare un medico della nostra salute piuttosto che assumerci la responsabilità del nostro benessere, è più facile prendere 1, 10, 100 pillole al giorno piuttosto che cambiare le proprie abitudini, è più facile farsi avvelenare ogni giorno dai farmaci piuttosto che mettere in atto il cambiamento.
Il cambiamento non è mai facile, ma a me spaventa molto di più la staticità e la rassegnazione che vedo nel paziente fibromialgico.
Mi spaventa perché è una persona rassegnata che non fa nulla per cambiare la sua condizione e aspetta che la soluzione arrivi da una pastiglia.
Sono delusa veramente perché non si può delegare così la propria vita, e se nessuno avrà mai voglia di comprendere e studiare cos'è la fibromialgia perché non hanno interessi economici voi cosa farete? Continuerete a soffrire in attesa del miracolo?.
Io ci provo, ci provo ogni giorno a far comprendere che c'è la possibilità di stare meglio, ci provo ogni giorno ad accendere quella cazzo di luce in fondo al tunnel perché c'è la luce è solo che è più comodo non vederla, e più comodo non fare.
Io ci provo e continuerò questo percorso perché non solo è la mia missione ma perché so quanto si soffre con una malattia come la fibromialgia, anche se spesso vengo accusata di non sapere cosa sia la sofferenza, io la sofferenza la conosco fin troppo bene purtroppo, ma io sono la prima che non si arrende di fronte alla fibromialgia e cerca la strada per stare bene, e continuerò a cercare sempre una soluzione al problema piuttosto che stare ferma e lamentarmi.
Io ci provo e continuerò a provarci perchè credo nel messaggio che voglio dare e riproporrò ancora e ancora i vari incontri, ma non posso negare che sono delusa per ciò che vedo !
Sono due anni che pubblico e lavoro senza sosta nel voler comunicare cos'è la fibromialgia e sono due anni che non faccio altro che leggere di persone che si lamentano di dolori atroci e di disservizi da parte del personale medico che non comprende quali e quante sono le nostre sofferenze.
Sono due anni che grazie agli studi fatti che mi permettono di vedere le cose da altri punti di vista dico che la relazione mente corpo è importante per chi soffre di dolori diffusi come il fibromialgico.
Sono due anni che sento parlare di quanto non siamo compresi, capiti e di quanto non ci siano cure per noi.
Allora succede che decidi di studiare e di cercare qualcosa che possa veramente aiutare chi come te passa e vive le pene dell'inferno perché massacrato dai dolori costanti e continui della fibromialgia.
E succede che tu per prima ti metti in discussione e sperimenti qualsiasi cosa possa essere utile anche ad altre persone, così come ho fatto anche recentemente.
E succede che organizzi una zoom con dei professionisti che possano dare delle risposte su base scientifica del perché stiamo male e del perché soffriamo così tanto, e ci viene anche detto cosa poter fare per stare meglio, e in quella zoom c'è un medico che non solo comprende i nostri dolori ma crede a quanto noi diciamo e spiega perfettamente cosa ci succede e perché stiamo male e ci dice cosa fare per stare meglio.
E cosa succede? Succede che proprio quelle persone che si lamentano continuamente di soffrire non partecipano alla zoom perdendo così non solo la possibilità di comprendere un pò di più cos'è la patologia di cui soffrono, ma perdono anche l'occasione di comprendere che c'è una luce in fondo al tunnel, perdono la possibilità di comprendere che forse la medicina moderna ci vuole convincere che siamo malati incurabili ma che non è così, perdono la possibilità di prendersi la responsabilità della propria salute perché è più facile delegare un medico della nostra salute piuttosto che assumerci la responsabilità del nostro benessere, è più facile prendere 1, 10, 100 pillole al giorno piuttosto che cambiare le proprie abitudini, è più facile farsi avvelenare ogni giorno dai farmaci piuttosto che mettere in atto il cambiamento.
Il cambiamento non è mai facile, ma a me spaventa molto di più la staticità e la rassegnazione che vedo nel paziente fibromialgico.
Mi spaventa perché è una persona rassegnata che non fa nulla per cambiare la sua condizione e aspetta che la soluzione arrivi da una pastiglia.
Sono delusa veramente perché non si può delegare così la propria vita, e se nessuno avrà mai voglia di comprendere e studiare cos'è la fibromialgia perché non hanno interessi economici voi cosa farete? Continuerete a soffrire in attesa del miracolo?.
Io ci provo, ci provo ogni giorno a far comprendere che c'è la possibilità di stare meglio, ci provo ogni giorno ad accendere quella cazzo di luce in fondo al tunnel perché c'è la luce è solo che è più comodo non vederla, e più comodo non fare.
Io ci provo e continuerò questo percorso perché non solo è la mia missione ma perché so quanto si soffre con una malattia come la fibromialgia, anche se spesso vengo accusata di non sapere cosa sia la sofferenza, io la sofferenza la conosco fin troppo bene purtroppo, ma io sono la prima che non si arrende di fronte alla fibromialgia e cerca la strada per stare bene, e continuerò a cercare sempre una soluzione al problema piuttosto che stare ferma e lamentarmi.
Io ci provo e continuerò a provarci perchè credo nel messaggio che voglio dare e riproporrò ancora e ancora i vari incontri, ma non posso negare che sono delusa per ciò che vedo !
A voi trarre le conclusioni .
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